Il 18 febbraio del 1898 nasce Enzo Anselmo Ferrari.
Ferrari all’età di 10 anni assiste alla sua prima gara automobilistica, la quale fa aumentare la sua passione per la meccanica.
A causa di una doppia tragedia in famiglia (la morte del padre e del fratello), Enzo interrompe gli studi e diventa istruttore nella scuola dell’officina pompieri di Modena. Ma neanche qualche anno dopo viene arruolato e assegnato al III reggimento artiglieria alpina. Esperienza che non dura molto visto che viene colpito da una malattia, che causano due interventi e infine viene congedato.
Stabilito dalla malattia Enzo decide di cercare lavoro presso l’azienda della Fiat di Torino, la quale rifiuta la sua candidatura. Ma nel 1918, trova un lavoro presso come collaudatore in una piccola azienda che realizza le “Torpedo”. L’anno dopo si trasferisce a Milano dove trova lavoro alla Costruzioni Meccaniche Nazionali, prima come collaudatore e poi come pilota da corsa.
Le sue vittorie come pilota da corsa
La sua prima vittoria personale, l’inizio del successo, è durante la corsa in salita Parma-Poggio di Berceto, dove arriva quarto nella categoria tre litri. Nel 1920, invece, arriva secondo tagliando il traguardo della Targa Florio alla guida di un’alfa Romeo. Questo segna l’inizio di una collaborazione tra Ferrari e Nicola Romeo, fino al 1939.
Nel 1923 Enzo Ferrari vince il primo trofeo «Circuito del Savio», manifestazione motociclistica e automobilistica che accese la passione dei motori in terra romagnola. In quest’occasione Enzo Ferrari incontra il Conte Baracca, padre del famoso Francesco Baracca,asso dell’aviazione italiana le cui gesta – comprese le trentaquattro vittorie aeree durante la Prima Guerra Mondiale, che gli valsero la medaglia d’oro al valor militare – sono raccontate nel Museo a lui dedicato a Lugo. Il 20 maggio del 1928, Enzo vince il 2° Circuito di Modena sempre al volante di un’Alfa Romeo, e nel 1929 fonda a Modena la «Scuderia Ferrari», società sportiva che aveva come scopo quello di far «correre» i propri soci. Enzo appende casco e guanti al chiodo il 9 agosto dopo il Circuito delle Tre Province, all’età di 33 anni.
Ferrari nel frattempo aveva avuto un altro figlio,Piero, vicepresidente di Ferrari dal 1988, nato nel 1944 da Lina Lardi, presenza tanto discreta quanto importante nella vita privata e professionale del grande costruttore.
L’alfa Romeo
Nel 1937 la Scuderia Ferrari costruisce l’Alfa Romeo 158 «Alfetta», che diventerà l’auto più longeva e vincente nella storia dell’automobilismo sportivo moderno. Enzo Ferrari si trasferisce a Milano, per assumere l’incarico di direttore della neonata Alfa Corse,ma la differenza di vedute con il management del Biscione portano i due a separarsi già a settembre. Vincolato dalla clausola di non poter usare il nome «Ferrari» associato alle corse per almeno quattro anni, il 13 settembre 1939 Enzo Ferrari fonda l’Auto Avio Costruzioni a Modena, in Viale Trento e Trieste, nella stessa sede dell’ex Scuderia Ferrari. Durante la Seconda Guerra Mondiale, l’Auto Avio Costruzioni si trasferisce da Modena a Maranello, dove viene costruita la prima parte di quella che sarà la definitiva sede Ferrari.
Superato l’embargo sul nome, dopo la guerra Enzo ricrea la «Scuderia Ferrari», la sezione sportiva della casa automobilistica. La prima gara disputata nel campionato di Formula 1 fu il Gran Premio di Monaco, il 21 maggio del 1950. È la vittoria che segna il declino del Biscione nel mondo della F1 e contemporaneamente l’ascesa sportiva della Ferrari.
Enzo Ferrari
Il primo riconoscimento ufficiale da parte dello Stato risale al 1924,quando viene nominato Cavaliere per meriti sportivi. Diventa poi,nel 1925, Cavaliere ufficiale e infine ancora, nel 1927,Commendatore. Decaduti questi titoli insieme alla monarchia, la Repubblica Italiana lo insignisce nel 1952 del titolo di Cavaliere al merito del Lavoro, e successivamente, nel 1979, di quello di Cavaliere di Gran Croce. Enzo Ferrari muore il 14 agosto 1988 all’età di novant’anni.